L’arte di non passare inosservati

Da oggi il video della variazione di Sofia – già accolta come quella di Dalila in importanti portali della danza – ahimè non è più!

Quale zelante terziaria si è incaricata con efficace inglese mercantile di denunziare in nome della legge una violazione di copyright a “The George Balanchine Trust”, sita nei lontani Stati Uniti? I due video (“Incontro con la Danza”, 17 aprile e Spettacolo di fine anno, 20 giugno) marciavano su entrambi i binari in trend continuo ed ascendente, di gran lunga superiore al quotidiano feedback del nostro canale, con numeri degni del mitico Boston Ballet... Forse qualcuno intravedeva il rischio di una convocazione? Perché si è voluta negare una legittima ambizione?
Chi poteva avere interesse ad ostacolare la diffusione di una variazione sì pregiata come quella già presentata da Borana alla trasmissione “Amici”? Chi può desiderare di annullare quella e solo quella esibizione di una danzatrice della nostra scuola? E perché? Quale oscuro correttore di bozze si è sentito in dovere di ricorrere alla legge americana? Per quale nobile motivo? Qual è il reato? Qual è il peccato? Chi se non una mezza tacca può essere tanto disturbata dall’altrui merito? Un severo guardiano della legalità internazionale o qualche ossessivo faccialibro? Nel circuito delle facce contraffatte ci si vende al meglio e quasi gratis... ma sul palcoscenico il corpo è vero e il credito discutibile ma non millantabile.
Ahimè, quanti Salieri! Chi, potendo scegliere, sceglierebbe Salieri? Il Boston Ballet, che può scegliere, sceglierebbe Salieri o Mozart? Diventare il miglior ballerino possibile in mezzo ad altri molto o poco più bravi è per qualcuno un esercizio insostenibile ma, come i tutti i danzatori sanno, assolutamente ineludibile.
Quindi il video tornerà. Quando non ve lo diciamo, per cui continuate a seguirci!